«Alberto Sordi» di Alberto Anile. Il libro definitivo su uno dei più grandi attori italiani.
29 Agosto 2020 0 Di CinestorieL’ultima delle cnque pubblicazioni presentate al Bifest2020 è stata quella dedicata ad Alberto Sordi, che quest’anno avrebbe festeggiato i 100 anni.
Il libro, semplicemente intitolato con il nome dell’attore, si è posto l’intento di ripercorrere per intero la vita di Sordi cercando di smentire alcune leggende popolari (Sordi è stato davvero “un italiano qualunque“?) cercando di essere il più preciso e documentato possibile, tralasciando i gossip, che lasciano il tempo che trovano, e le inutili celebrazioni.
Già straordinario esperto del Principe Totò (ricordiamo il volume Totalmente Totò, presentato da Anile al Bifest2017), Alberto Anile, autore e curatore del testo, per compiere questa ardua impresa si è avvalso, oltre che di testimonianze dirette e indirette, di numerosi studiosi esperti, già conosciuti per la realizzazione del numero monografico della rivista Bianco e Nero (sempre edita da CSC) intitolato Alberto Sordi Segreto e uscita l’anno scorso.
Nella splendida cornice del Teatro Margherita di Bari, il libro è stato raccontato, oltre che dall’autore, dal Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Felice Laudadio, che ne ha fatto una breve introduzione; quindi dai Registi e Scrittori David Grieco (a sinistra nella foto), amico personale dell’attore, e Marco Spagnoli (al centro), già autore di un libro biografico su Sordi, e infine dallo scrittore/giornalista di cinema Fabio Ferzetti (a destra).
Per chi non ha potuto parteciparvi (l’ingresso era contingentato a un massimo di 40 persone), ecco il podcast integrale qui su Cinestorie.
David Grieco ha raccontato, tra i vari aneddoti, di aver convinto Sordi a fare una Lectio Magistralis all’università la Sapienza (“Ma che dici? Io c’ho la terza media e non sai che ho fatto per averla!” disse repentino l’attore alla proposta). Venne coinvolto l’autore televisivo Giancarlo Governi e fu una esperienza memorabile che mise in evidenza non tanto il talento istrionico di Alberto Sordi, ma la sua perseveranza, o come diceva Vittorio Gassman, la “tigna“. Questa lezione è stata registrata per intero dall’Università di Roma (come potete leggere qui) e una parte della stessa è visionabile sul sito di Rai Play.
Si è parlato del Sordi uomo, dei suoi inizi, quando non veniva considerato da nessuno, anzi veniva rifiutato dal pubblico; della sua incapacità di fidarsi del prossimo e anche di una sua possibile personalità multipla. Infine è stata approfondita, grazie alle domande del pubblico, la figura del Sordi regista, da sempre considerata minore: non volendo difendere l’indifendibile, si potrebbe dire che i film diretti da lui, dopo una buona partenza (iniziati non tanto con Fumo di Londra ma probabilmente con alcune parti del film Il Diavolo) si sono semplicemente adagiati sulla figura stessa del Sordi attore, per come veniva percepito dal pubblico, specialmente negli anni ’80.
Alberto Sordi le cose migliori le ha realizzate interpretando i personaggi più spregevoli e non “gli italiani medi”; le ha ottenute quando aveva un confronto/scontro diretto con un altro attore oppure piena fiducia in un regista (come con Monicelli e Scola). E tale grandezza è sotto gli occhi di tutti.
A cura di Benedetto Gemma