Bifest, premio Fellini a Lina Sastri:«Grata e sorpresa»
23 Agosto 2020 0 Di Raffaella FasanoLina Sastri, interprete della musica e studiosa delle grandi tradizioni napoletane. Riceve il premio Federico Fellini per l’eccellenza artistica. Incantevole e bravissima ha ringraziato dichiarando di essere grata e sorpresa.
Il 28 agosto, alle 10.30 nel Teatro Piccinni, ci sarà la proiezione del recital musicale “Napoli che canta” tenuto da Lina Sastri in onore del maestro Ennio Morricone e registrato nel Teatro Petruzzelli il 27 aprile 2019.
Il racconto con le immagini
«Lina Sastri è una delle principali attrici e cantanti italiane – Felice Laudadio – riceve il premio Fellini in quanto un’attrice straordinaria vincitrice di due David di Donatello che con il suo fascino e carisma ha saputo portare sullo schermo donne forti e dalla profonda umanità talora lacerate in grado di guardare al mondo ed alla vita con forza d’animo e filosofia. Il suo sguardo e la sua fisicità elegante e seduttiva sono stati valorizzati durante la sua carriera da registi come Nanni Loy Pasquale Squitieri, Giuseppe Bertolucci , Pupi Avati, Nanni Moretti, Giuseppe Tornatore, Woody Hallen, Ferzan Opzetek per dare vita a personaggi femminili indimenticabili così come indimenticabile è la sua voce. Cantante che ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo da New York al Giappone ed ha regalato proprio al Bifest una delle sue performance più straordinarie omaggiando il maestro Ennio Morricone. Lina Sastri è un’attrice poliedrica che ha fatto dell’arte uno stile di vita e della recitazione una originale modalità espressiva e della canzone un’arte per esprimere sentimenti che appartengono a tutti noi. E adesso che un’altro passo avanti della sua carriera la porterà dietro la macchina da presa in veste di regista, il premio Federico Fellini potrà rivelarsi una luce per illuminare quella strada lunga, difficile ma ricca di sorprese che è il cinema, perché come lei spesso canta dal vivo nelle indimenticabili parole di Pino Daniele, Assaie, «Cammenanno se perdono ‘e ccose è cammenanno se ponno truvà».