Rispetto dei Diritti Umani con Amnesty International. Inaugurato il Bifest 2023
24 Marzo 2023 0 Di CinestorieNella splendida cornice del Teatro Kursaal di Bari, alle ore 18 di oggi si è inaugurato il Bif&st 2023, con la proiezione di un film-documentario speciale, realizzato utilizzando i filmati degli archivi di Amnesty International, il cui portavoce e direttore della comunicazione Riccardo Noury era in sala.
“Rumore-Human Vibes” questo il titolo del film di Simona Cocozza, anche lei presente, scava nelle immagini e nei filmati dell’associazione per restituirceli accoppiati alla musica degli artisti che, da uomini, non possono rimanere immobili di fronte a tutto quello che sta accadendo.
Il risultato è dirompente. Lo spettatore non può che rimanere colpito dalle immagini, dalla musica e dal racconto, che pure risulta essere breve: un’ora estremamente forte e incisiva. Ci si sente spinti a dover fare qualcosa, come, per esempio, iscriversi ad Amnesty, per trasformare un “senso di colpa” in “responsabilità”. Partecipano al documentario nomi di prestigio come Ivano Fossati, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Paola Turci, Daniele Silvestri, Modena City Ramblers, Nada, Negramaro, Roy Paci, Simone Cristicchi, Mannarino, Brunori Sas, Frankie Hi-Nrg mc.
In sala era presente Roy Paci. Spinto dal pubblico a ammettere che forse gli artisti della musica e quelli del cinema sono ancora in pochi a usare la loro voce come cassa di risonanza in materia, ha anche potuto anticipare, insieme agli organizzatori della manifestazione, che il prossimo tema del Primo Maggio a Taranto sarà proprio la “Libertà”. Il primo maggio di Taranto è legato a doppio vincolo con Amnesty; libero da ogni tipo di “passerella” o “vetrina” finanziata dalle multinazionali,
A moderare il talk successivo alla proiezione del film, il regista/scrittore David Grieco (a destra nella foto), ormai volto familiare dello staff del Bif&st. Domani Grieco provvederà a moderare l’incontro con Rocco Papaleo per il film “Scordato”, presso il teatro Margherita di Bari alle ore 13.
Verso la fine dell’incontro ci si è chiesto se il cinema potesse ancora qualcosa in merito ai diritti umani. Noury ha detto di essere ottimista. La maggior parte dei paesi oggi ha abolito la pena di morte. Poi ha fatto riferimento al giapponese Iwao Hakamada, condannato al patibolo, probabilmente per errore, negli anni ’60. Una storia su cui Noury è “incollato” dagli anni ’80, ovvero da quando ha iniziato a essere Attivista. Su Hakamada, oggi novantenne, esiste un documentario che Amnesty ha presentato a Roma dal titolo “Hakamada – The longest-held man in deathrow”. Questo perché in Giappone la pena di morte arriva a caso, così “non si soffre” e per lui, per un motivo o per l’altro non è ancora mai arrivata. Notizia del 13 marzo è che verrà aperto un nuovo processo su di lui e che probabilmente verrà assolto. Qualcosa sta cambiando anche da quelle parti.
Ottimista anche Simona Cocozza che sta preparando un nuovo film, questa volta di fiction, sempre legato ai temi dei Diritti Umani. Seguendo la grande lezione dei Maestri della commedia Italiana come Scola, Risi, ecc. sarà una commedia romantica con risvolti sociali, in modo da veicolare al meglio il messaggio verso il grande pubblico. La produzione coinvolgerà ancora Amnesty International e i produttori del film mostrato questa sera al Bif&st 2023.
Il Bif&st dunque comincia all’insegna dei Diritti dell’Uomo. Dedica il festival al Regista Iraniano Jafar Panahi e a tutti i cineasti Iraniani perseguitati dal regime degli Ayatollah. Una linea chiara, precisa che mostra grande coraggio.
Benedetto Gemma
per Radio Social Web.