”La Donna Scimmia” Villaggio Tognazzi su Cinestorielive – Ep2
25 Gennaio 2018 0 Di RedazioneLa donna scimmia (1964) di Marco Ferreri. Ne “La Donna Scimmia”, Maria, una ragazza completamente ricoperta di peli, si nasconde lavorando come cameriera in un ospizio a Napoli. Qui conosce Ugo Tognazzi (Antonio), un faccendiere che campa alla giornata. Quest’ultimo pensa di poter guadagnare del denaro sfruttando l’infelicità della donna, trasformandola in un fenomeno da baraccone. Questa è anche una storia d’amore… ma alla Ferreri, per cui non sappiamo se crederci fino in fondo. Marco Ferreri Milanese, classe 1928, è stato spesso ingabbiato dai termini che volevano in qualche modo definirlo: grottesco, provocatore, paradossale, iconoclasta, misogino. In realtà Ferreri è stato un regista fuori dagli schemi, precursore dei tempi e mai compreso fino in fondo, forse ancora oggi. Scomparso ben venti anni fa, a maggio del 1997, oggi è stato parzialmente dimenticato. Per quale motivo?
Forse perchè la maggior parte dei suoi film non è trasmettibile in televisione! La CENSURA
Prima della proiezione del film con la partecipazione del pubblico presente in Mediateca Regionale Pugliese abbiamo realizzato un approfondimento radiofonico continuando a raccontare la vita e le opere di Ugo Tognazzi. Buon ascolto
Continua l’approfondimento radiofonico anche dopo il film con gli interventi del pubblico ed un dibattito sulla donna vista da Ferreri, che di Tognazzi diceva: “E’ stato il primo amico che ho trovato nel cinema (…); ho fatto con lui tutti i miei primi film, che senza di lui sarebbero stati impossibili, perchè era il mio ideale: (…) l’attore era nascosto sotto l’uomo. (…) La sua carriera di comico lo rendeva ai miei occhi fresco; qualcuno con cui era facile e bello lavorare: pronto per affrontare un tipo di cinema «differente». Quei ruoli erano tutti pesanti per lui: (…) credo che la nostra collaborazione abbia anche significato (…) il momento che egli aspettava (…) per diventare il Tognazzi drammatico oltre che comico, che sarebbe poi diventato il Tognazzi pienamente consapevole della sua grande forza d’attore”
Insomma, Tognazzi: un attore coraggioso, con l’animo del comico popolare, lo sguardo da bambino e la capacità di riconoscere nuovi talenti. Adesso in grado anche di affrontare la regia.